Turoldo Vivo: sabato 6 agosto a Raveo per Libri nel Bosco
(la presentazione su instArt)
L’eremo di Raveo, conosciuto come ex convento francescano, luogo magico e mistico, di silenzio e riflessione, ospiterà sabato 6 agosto, alle ore 18.00, un momento di forte emozione e poesia nel segno di padre David Maria Turoldo, di cui in novembre ricorrono i cent’anni dalla nascita. Sono già annunciate tante celebrazioni e anche in Carnia ci sarà adesso questo incontro in un luogo particolare, dove riascoltare con sincerità le sue parole e cogliere il significato di una vita profetica tanto intensa. Protagonista di quanto avverrà a Raveo, nello spazio davanti all’eremo, in un viaggio tra versi, canto e musica, sarà l’attore Giuliano Bonanni (la cui famiglia è originaria della vallata), assieme a Chiara Donada, Emanuela Mattiussi, Martina Gorasso, Nicola e Giuseppe Tirelli, per proporre “Turoldo vivo”, spettacolo prodotto dal Coro Le Colone di Castions di Strada, che debuttò in occasione di Vicino/lontano a Udine. L’iniziativa è inserita nella rassegna “Libri nel bosco”, organizzata dall’Albergo diffuso Zoncolan con tappe a Ovaro, Prato Carnico e appunto ora a Raveo dove l’antico convento, fatto chiudere nel 1810 per volere dei napoleonici, è raggiungibile a piedi lungo la vecchia strada “pedrata”, che si inoltra dalla piazzetta del paese, vicino al campanile, oppure in auto imboccando la strada per Pani. La suggestione del luogo unita alla potenza del messaggio turoldiano, di cui gli artisti rievocheranno la radicalità della testimonianza e il tumulto generoso dei sentimenti, vuol essere un atto di riconoscenza verso uno dei grandi friulani del Novecento.
“Cosa dobbiamo aspettarci innanzitutto dallo spettacolo di sabato prossimo? Abbiamo assistito alla possente ed importante opera “Turoldo Vivo” a Vicino Lontano: cos’hai pensato, Giuliano, per Raveo?”
Per quanto riguarda l’appuntamento del 6 agosto, dato il luogo ed il contesto, non ci sarà il grosso impianto tecnico/artistico dello spettacolo “Turoldo Vivo” che prevede gli schermi per le proiezioni, quaranta coristi e sette elementi d’orchestra, ma – insieme al maestro Tirelli – ho pensato ad un “concentrato” del progetto, una versione semplificata dal punto di vista strutturale che permetta di portare i messaggi di Padre David in tutti i luoghi grazie alla partecipazione di due attori, due cantanti e due musicisti. Per quanto riguarda i testi ho mantenuto la divisione per macro argomenti che compone il progetto più articolato, facendo una scelta di poesie e scritti che veicoli in breve tempo la forte sostanza delle parole di Turoldo. Le voci, come in Turoldo Vivo, saranno una maschile, me medesimo – per l’occasione al posto di Gianni Nistri – e una femminile ovvero quella di Chiara Donada, voce ufficiale del progetto. E scenograficamente … farà tutto la natura e l’architettura del luogo!
“Per te che sei di queste terre, cosa significa portare le parole di padre David Maria nell’ex convento francescano di Raveo, eremo fatto chiudere da Napoleone nel 1810?”
Le parole di Turoldo sono parole profonde, messaggi filosofici, poetici, sociali e teologici; abbandonarsi ai suoi contenuti significa esplorare l’animo umano in tutte le sue sfaccettature, e come per Padre David tutta l’essenza del vivere si concentra nelle nostre origini, così per me un ennesimo ritorno alle radici in questa veste ha un significato molto importante sia umanamente, appunto, sia artisticamente, perchè mi riporta alla sostanza dei luoghi e delle relazioni. L’ex convento francescano, poi, è per me un luogo molto caro perchè la mia famiglia ha un rapporto diretto con questo spazio e vi ho passato parecchio tempo respirandone la magia.
“Per quanto riguarda la musica, caro Giuseppe, nello spettacolo “originale” vi sono brani composti appositamente dagli straordinari Renato Miani e Valter Sivilotti per coro e voci soliste … come hai pensato di riadattare le stesse per questa data di Raveo, o hai studiato un programma particolare?”
Per Raveo ci sarà un programma particolare con riferimenti chiari alle composizioni di “Turoldo vivo” riadattate per due soprani e con le improvvisazioni alle tastiere. Mi avvicino con rispetto alle bellissime composizioni di Miani e Sivilotti ma ne traggo linfa per rendere la parte testuale più emozionante e comprensibile. Ci saranno anche alcune novità.
“Turoldo Vivo, chiaramente, prosegue il suo cammino: quali sono i progetti futuri?”
Con grande soddisfazione siamo stati invitati da Padre Ermes Ronchi, che ha visto lo spettacolo a “Vicino Lontano”, ad eseguirlo nella Basilica di San Carlo al Corso di Milano il 26 novembre e a corredo la significativa mostra fotografica sugli “Ultimi” di Luca d’Agostino. Il 22 novembre eseguiremo il progetto a Udine nella Basilica delle Grazie proprio il giorno del centenario della nascita, evento inserito nel calendario dei due giorni del Convegno nazionale. E’ determinate nel nostro progetto il coinvolgimento dei giovani dell’Università e del Conservatorio di musica per rendere viva la voce di Padre David Maria Turoldo e non un ricordo statico. Per il mese di novembre è in uscita il libro, che seguirà tutto il percorso del progetto, curato da Fabio Turchini.
La rassegna “Libri nel bosco” prevede questa settimana un altro appuntamento venerdì 5, alle ore 18, ad Aplis di Ovaro, nella sede del Consorzio boschi carnici, dove verrà presentato il romanzo “Anna dei rimedi”, edito dalla Forum, in cui Marta Mauro narra le vicende di una ragazza di Cercivento nata all’alba del Settecento e diventata poi “medisinaria”. Una storia che ha conquistato e commosso i lettori. Adesso Anna arriva di nuovo nella sua Carnia e proprio a Ovaro, paese del giovane che con lei condivise tutto, amore e sacrifici. Ingresso libero a entrambi gli appuntamenti.
RI © InstArt