«Chi sono?
Credo che nessuno possa rispondere a una domanda simile: dire di sé chi sia.
Se lo sapesse, sarebbe la fine. Non è con questo che non ne riconosca la legittimità; dico solo che è una domanda che non può avere risposta esauriente e persuasiva, tanto meno se espressa dall’interrogato. È un problema che rimanda alla storia…. Che altri dunque dicano di me quello che vogliono: ciò che ritengano più fondato e legittimo; io stesso mi metterò in ascolto per imparare, per continuare a conoscermi: continuare a scoprirmi! Senza naturalmente vendermi a nessun giudizio, senza rinunciare a nessuna progenitura, e cedere al mito dell’opinione della gente».
Queste sono parole di padre David Maria Turoldo (La mia vita per gli amici, Mondadori), frate, poeta, filosofo, saggista, personalità complessa e forte, una delle voci più discusse ma anche più amate della Chiesa del ‘900. Considerato dai laici un prete e dai preti un laico. Al suo pensiero e al suo insegnamento, oggi più che mai attuale, l’associazione culturale “Le Colone” di Castions di Strada in collaborazione e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine ed il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, ha voluto dedicare tre giornate di approfondimento dal titolo Parole e musica per un domani: Turoldo vivo.
L’evento si è aperto giovedì pomeriggio a Udine, nella sala Gusmani di Palazzo Antonini, con il reading poetico-musicale “Il canto dentro il silenzio. Lotta con Dio e ricerca dell’irraggiungibile nella poesia di David Maria Turoldo” animato dagli studenti dell’università. Dopo il saluto di un commosso Prorettore Vicario professore Angelo Vianello, la professoressa Marina Marcolini, docente di letteratura italiana, ha introdotto le tesi di laurea di Anna Bergamini, Giulia Gomboso e Angelica Pipino sulla parola poetica di Turoldo. Analisi, quelle delle tre nuove dottoresse, interessanti, dettagliate ed approfondite: sicuramente apprezzate dai numerosi giovani presenti e dal pubblico legato al poeta di Coderno. Fra una presentazione e l’altra, il reading con le voci recitanti di Michela Felline e Jessica Franco (del gruppo universitario di lettura “Voci d’Inchiostro”), coadiuvate da Fabio Turchini e dalla regista Rossana Valier, e dalla rarefatta e magica musica di Francesco e Nicola Tirelli (percussioni, vibrafono, piano).
Venerdì sera (il 22 novembre del 1916 nasceva padre David) all’Auditorium universitario di V.le Ungheria, dopo la proiezione dell’intervista rilasciata da padre David Maria Turoldo nell’abbazia di Sant’Egidio a Fontanella di Sotto il Monte, Fabio Turchini ha coordinato con professionalità una serie di interventi curati da Padre Francesco Geremia – in diretta telefonica da Fontanella di Sotto il Monte – don Pierluigi Di Piazza, Padre Ermes Ronchi e mons. Nicola Borgo, che hanno affrontato alcuni nodi del pensiero di Padre David: la Speranza, la Povertà, la Lotta con Dio ed infine la Resistenza.
Le riflessioni, in parte anche solo più divulgative che vere e proprie analisi, sono state arricchite da alcuni momenti poetici-musicali interpretati dal Quartetto d’archi del Conservatorio di Udine e dal coro “Le Colone” di Castions di Strada (arricchito anche dalla voce di Cristina Mauro) diretti dal M° Giuseppe Tirelli, ideatore ed artefice di tutto questo bel progetto, vero e proprio laboratorio in divenire. Da circa un anno questo coro sta lavorando su alcune composizioni originali realizzate per l’occasione da Valter Sivilotti e Renato Miani, che con grande sensibilità hanno musicato alcune liriche di Turoldo. Nella serata sono state presentate “Il mio fiume” (Renato Miani) e “Piazza della Resistenza” (Valter Sivilotti). Questo laboratorio/studio porterà alla realizzazione di uno spettacolo di teatro e musica (con la regia di Claudio De Maglio) previsto entro la fine del 2016, in occasione del centenario della nascita di padre David.
La chiusura dei lavori a Coderno di Sedegliano, sabato 23 novembre, con la proiezione del film di Padre David, Gli Ultimi, restaurato di recente.
Un iniziale piccolo, sentito omaggio, a questo grande friulano dallo sguardo gentile e cristallino, dal fisico possente e dal portamento austero.