SABATO 24/07/2021 ore 19:00
STREGNA P R A T I A D I A C E N T I F R A Z I O N E D I T R I B I L S U P E R I O R E
In collaborazione con Mittelfest nell’ambito di MittelLand e con il Comune di Stregna
prenotazioni:
al numero tel. 0432 724094 fino alle 14.00 o alla mail amministrativo@comune.stregna.ud.it
o direttamente, il giorno stesso, nei luogo del concerto
Fabrizio De André
20 anni dalla morte di Fabrizio De André
50 anni dalla pubblicazione dell’opera “La buona novella”
IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA
LA BUONA NOVELLA
Fabrizio de André
In occasione dei 50 anni dal suo concepimento sarà presentata nell’ambito del bellissimo teatro della natura di Tribil Superiore l’esecuzione integrale di uno dei più significativi e coinvolgenti capolavori della canzone d’autore italiana: “La Buona Novella” di Fabrizio De André.
Il concerto, con il contributo dall’ Assessorato alla cultura regione e del turismo FVG e il patrocinio della Fondazione “Fabrizio De André” di Milano, prevede l’esecuzione integrale del capolavoro “de andreiano” .
Ad eseguire le canzoni sarà un ensemble molto particolare composto da giovani musicisti: Francesco Tirelli (voce, chitarra, percussioni, arrangiamenti), Andrea Martinella (oboe e corno inglese), Nicola Tirelli (pianoforte, sintetizzatori), Marco Bianchi (chitarra, effettistica), Federica Tirelli (viola), Martina Gorasso ed Emanuela Mattiussi (cori). La direzione artistica del progetto è di Giuseppe Tirelli.
Scritto tra la fine degli anni sessanta e gli inizio degli anni settanta “La Buona Novella” è un concept album tratto dalla lettura di alcuni Vangeli apocrifi (in particolare, come riportato nelle note di copertina, dal Protovangelo di Giacomo e dal Vangelo arabo dell’infanzia).
Attraverso i Vangeli apocrifi, De André fa emergere la vocazione umana e terrena di Gesù, la cui figura viene narrata attraverso la voce dei personaggi che hanno a che fare con lui e la sua storia.
Così il Cardinal Ravasi Presidente del Pontificio consiglio per la cultura, su Fabrizio de André: «Il lavoro principale che dobbiamo fare è che l’alta musica, la musica colta contemporanea, ritorni ancora a toccare i temi spirituali, religiosi, ma dovrebbe succedere anche per quella cantautorale come a suo tempo Fabrizio De André con la “Buona novella”: ci sia sempre questa interrogazione sull’oltre e sull’altro». Scritto tra la fine degli anni sessanta e gli inizio degli anni settanta “La Buona Novella” è un concept album tratto dalla lettura di alcuni Vangeli apocrifi (in particolare, come riportato nelle note di copertina, dal Protovangelo di Giacomo e dal Vangelo arabo dell’infanzia). Attraverso i Vangeli apocrifi, De André fa emergere la vocazione umana e terrena di Gesù, la cui figura viene narrata attraverso la voce dei personaggi che hanno a che fare con lui e la sua storia.
Spiegava De André: “La Buona Novella, voleva essere un’allegoria – era una allegoria – che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del ’68 e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico sociale direi molto simili, che un signore (Gesù di Nazareth) 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell’autorità, in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universali.”